Sicuramente in ogni viaggio l’aspetto dell’incontro con l’Altro, il diverso da noi, è uno degli aspetti più affascinanti e costruttivi.
Per questo quando viaggio mi perdo spesso in chiacchierate, cercando di entrare in empatia con la gente del posto per nutrirmi dei loro ricordi, conoscenze e visioni.
Il viaggio è fatto di incontri inaspettati e non necessariamente tutti positivi, ma quando questi incontri generano curiosità o un senso di appagamento, allora costituiscono una di quelle esperienze davvero memorabili.
Così vi voglio parlare di Francesco Cositore, 32 anni, di Napoli, ingegnere, incontrato in una domenica mattina di luglio in una Chieti assolata e deserta.
Giovane, capello castano scuro e pelle abbronzata, tenuta sportiva e macchina fotografica al collo. Si avvicina a noi, piccolo gruppetto che si accinge a varcare la soglia della straordinaria Cappella del Sacro Monte dei Morti per una visita privata. Ci chiede se può unirsi al nostro giro di visita e con piacere lo accogliamo, consapevoli che la Bellezza è uno spettacolo che deve essere condiviso.
Ecco, questo è ciò che intendevo: così infatti inizia un incontro fortuito che ha aggiunto una storia alla nostra giornata e alla nostra esperienza di viaggio.
Proseguiamo la mattinata attraverso le bellezze di Chieti accompagnati da alcuni amici del posto, e intanto incuriositi scambiamo qualche parola con Francesco.
Viaggia da solo da ormai quasi due mesi dopo avere lasciato lavoro a tempo indeterminato, certezze e legami per abbracciare la vita, la libertà ed una ricerca del vero senso delle cose. Ha comprato uno storico minivan Piaggio Porter, lo ha ridipinto e accessoriato per farlo diventare la sua nuova casa mobile e si è dato il nome di Vanpolitan (“Van” come furgone in inglese e “Politan” come cittadino).
Le sue parole sono chiaramente quelle di un giovane che non accetta un mondo schiavo di valori sbagliati e che non vuole perdere il tempo prezioso in qualcosa che non sente suo.
Così Francesco ha preso ed è partito dalla Campania attraverso il Molise, dove è stato accolto per più di un mese e si è innamorato della gente e di quella meravigliosa terra (che vi giuro, esiste).
Adesso sta attraversando l’Abruzzo e poi via lungo tutto il versante Est d’Italia, sino a raggiungere le Alpi e poi si vedrà.
Anche se magari non tutti condivideranno la sua filosofia del viaggio o la sua visione della vita, penso che faccia riflettere e che comunque sia bello incontrare persone che hanno il coraggio di intraprendere una scelta radicale, nonostante tutte le difficoltà. Una scelta per non rimpiangere quello che si poteva fare e che non si è fatto. Una scelta per cercare un’altra strada possibile.
Magari anche Francesco attraverso incredibili incontri di persone troverà le risposte che sta cercando e una dimensione giusta per sé. Oppure tornerà a Napoli più ricco. In fondo siamo tutti più ricchi anche dopo un semplice incontro di poche ore.
Ti seguiremo sui social attraverso le tue tappe, felici di avere fatto parte anche noi, per un breve tempo, del tuo percorso.