A pochi chilometri da Sulmona, un incantevole piccolo centro fa capolino tra le verdi colline d'Abruzzo. È Pettorano sul Gizio, tra I borghi più belli d’Italia.
"Mi chiamo Eugenio Vitto Massei e sono uno degli ultimi eredi della famiglia che ospitò re Ferdinando II di Borbone, qui nel suo palazzo a Pettorano sul Gizio. Oggi ho lasciato un passato nel mondo della logistica per badare al futuro dei beni e della memoria della famiglia."
Con queste parole ha inizio il nostro viaggio in Abruzzo, ed è come se ci avessero dato le chiavi per entrare nella Storia. Non da visitatori di musei, ma come ospiti amici, accompagnati da qualcuno che ci condivida un pezzo della sua vita, dei suoi affetti e della storia della sua famiglia.
Non importa se non hai mai sentito parlare di Pettorano sul Gizio, non importa che sia nel novero dei Borghi più Belli d’Italia, non t’importa neanche tanto del valore dei singoli oggetti che vedrai… ma il senso della storia, quel viaggio che parla di avi che furono tra i più valenti istruttori di scherma del Regno di Napoli, medici affermati e grandi ricercatori, donne di spiccate capacità artistiche.
Tutto questo regala una certa emozione.
Hai la sensazione di capire il senso delle cose nel quadro di un'epoca storica vista non attraverso i libri, ma attraverso gli occhi di chi ne fu testimone e dei suoi discendenti.
Le sale non sono architetture fredde, ma luoghi di vita cariche di ricordi ancora vivi.
La storia diventa più vicina e ti sembra di poter incontrare il pittore Francesco Paolo Michetti, un D’Annunzio bambino che trascorse l’infanzia a pochi chilometri da qui, fino ai sovrani che si trattennero in queste terre… i sovrani di uno degli Stati Assoluti più moderni d’Europa, i Borbone.